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Posts Tagged ‘pdl’

Avvicinandosi al 25 maggio, si scopre che per la prima volta dal 1979 queste saranno elezioni europee in cui si parlerà anche, se non soprattutto, di Europa.

Fino al turno scorso, le europee erano considerate una specie di super sondaggio per vedere come cambiavano i rapporti di forza tra i partiti italiani. Ancora nel 2009, qui da noi la campagna fu fatta tutta pro o contro il governo Berlusconi, che peraltro stravinse; il Pd, guidato dal baldo Franceschini, perse sette punti rispetto alle politiche dell’anno prima e il suo segretario parlò di “una buona base di partenza” (visto che adesso è ministro, in fondo aveva ragione: anche se non era chiarissimo, al tempo, che stava parlando per se stesso). (altro…)

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CasiniDA ALFANO A CASINI, DA MARONI A GASPARRI: ASSIEME SPERANDO NEI SONDAGGI.

La nostalgia c’entra poco. La memoria va a Pinuccio Tatarella e al 1994, all’a rmonia e alla grande alleanza di centrodestra per dire che vincere si può ancora. Grazie all’Italicum di Renzi, e soprattutto alla voglia matta di tornare al governo di Casini, La Russa, Gasparri e Maroni. C’erano vent’anni fa, ci sono oggi e vogliono esserci anche domani. Ecco Pier Ferdinando Casini. Uno sulla scena da sempre, da Arnaldo Forlani a Silvio Berlusconi, da Monti contro Silvio e poi di nuovo col Cavaliere. Cambiano le Repubbliche, ma lui è presente. “Perché – spiega – c’è un elemento di novità nella politica italiana. (altro…)

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Il contrattoNon c’è più incredulità, ed è questo che alla fine fa più paura. La vicenda dell’assessore regionale abruzzese (del Pdl) che impone alla segretaria una prestazione sessuale settimanale come elemento accessorio della retribuzione ci conduce nello sconforto, ma quasi non ci stupisce. Siamo davanti alla disperata certezza di non aver toccato ancora il fondo, che anzi il fondo non esiste e non c’è più un limite al contegno pubblico, una misura massima persino nella depravazione. Siamo in presenza di un vero e proprio codice del crimine (l’assessore è stato arrestato per tangenti) ed esiste purtroppo anche una alterazione psicologica del comportamento pubblico che insieme è scempio dell’etica e testimone della idea anarcoide che si è fatta strada. Non c’è crisi economica che tenga. (altro…)

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Tg1 delle ore 13.30, sabato: Alfano parla al suo nuovo gruppo difendendo sia Berlusconi dall’aggressione giudiziaria, sia la scelta di smarcarsi dagli estremisti del PDL e rimanere al governo.
Mia mamma, non capiva e mi chiedeva:
“Ma Alfano sta con Berlusconi o col PD?” “Con tutti e due” ho dovuto rispondere.

Ecco, sta tutta qua la difficoltà nel comprendere e spiegare la politica italiana. Partiti e gruppi che si creano o che si sciolgono: nuovo centro destra di Alfano(che difenderà però Berlusconi sulla decadenza).
Berlusconi che, dall’altra parte (o forse dalla stessa parte di Alfano) sta preparando un discorso di chiamata in correità al Senato: “se consegnate me, poi tocca a voi”. Cosa dobbiamo pensare, che tutti i senatori hanno problemi giudiziari? (altro…)

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servizio limousine

DAL PIEMONTE IN GIÙ, LE SPESE DEI CONSIGLIERI REGIONALI: LIBRI PER L’ORGASMO, FRIGORIFERI E LIMOUSINE.

Era di luglio quando i consiglieri regionali dell’Emilia Romagna Marco Monari e Roberto Montanari, cuore nella sinistra Pd, si trovarono abbagliati dallo splendore del clima partenopeo lasciandosi andare a scelte ardite. Dovevano partecipare a un congresso di Areadem, questo è vero, ma per espletare le funzioni precipue i due decisero di godere almeno un po’ della bellezza indigena: per spostarsi da Napoli ad Amalfi prenotarono una comoda auto con conducente, un “servizio limousine” certamente piacevole per rimirare il paesaggio dal finestrino. Poi, all’arrivo, il soggiorno all’Hotel Bussola: “In riva al mare e a pochi passi dalla Piazza del Duomo di Amalfi,   l’Hotel La Bussola vi offre un panorama privilegiato in una scenografia di ineguagliabile bellezza in cui si fondono armonicamente terra e mare” recita il claim dell’albergo.  (altro…)

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Ma i falchi lo bacchettano: ora rompi davvero con Alfano.

ROMA— La decadenza tra una settimana esatta, nient’altro nella mente. Ora che falchi e lealisti si contendono poltrone e posti di potere dentro Forza Italia dopo aver causato la scissione, Silvio Berlusconi si tiene lontano dalle diatribe romane, dal nuovo organigramma del partito, perfino dalla legge di stabilità alla quale Brunetta e i suoi hanno ormai dichiarato
guerra.
Il Cavaliere ha altro per la testa, ieri è rimasto ad Arcore per il breafing con gli avvocati proprio in vista del 27 novembre. Anche perché, come lo hanno informato i senatori di fiducia, il Pd concederà non più di 48 ore di slittamento. Insomma, ci siamo. (altro…)

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Gruppi autonomiLo scontro
Nasce “Nuovo centrodestra”, conta 30 senatori.

«NON entriamo in Forza Italia. Ci attaccheranno, ma ci difenderemo senza paura», sprona i suoi il vicepremier, con lui gli altri ministri, trenta senatori, 26-28 deputati riuniti nel Palazzo Santa Chiara, qualcuno piange all’annuncio. Schifani si dimette da capogruppo al Senato. È un intero mondo che frana.
Silvio Berlusconi il benservito lo aveva dato già con un messaggio a metà giornata, prima di tuffarsi in una trattativa bluff: «Forza Italia sarà la casa di tutti, chi non ci crede è libero di andare via». (altro…)

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Ellekappa

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Questi “falchetti” reclutati dalla Santanché paiono una parodia feroce della sciocchina e dello scioccone di destra, superficiali e fatui, disinformati e fatui, impreparati e fatui. Gente che ha per principale obiettivo politico la pettinatura e «ringrazia per l’occasione concessa » come se fosse a un provino, come se la politica fosse un cocktail a inviti, e di Berlusconi, pensa che alzata di ingegno, dice che gli piace perché «ha avuto successo», o «insegna ad avere successo», come nei pensierini delle elementari (ma la maestra segnerebbe a lato: «Cerca di trovare anche degli altri termini»). (altro…)

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“Senza accordo non saremo al Cn, pronti ai gruppi autonomi”
Il centrodestra.

ROMA— «Signori, ho fatto tutto quello che dovevo. Sono tranquillo con la mia coscienza. Se il partito si spacca, è perché lo vuole Berlusconi. Qualunque cosa accada, domani chiudiamo la partita». È sera e il tempo stringe. Angelino Alfano è netto. Non può fare altrimenti, lo circondano colombe furiose. Si sentono prese in giro da Silvio Berlusconi. E il racconto dell’ennesima, pazza giornata del Pdl è benzina sul fuoco. «Il Presidente – giura il vicepremier – mi ha dato la sua parola che avrebbe accettato i due coordinatori e garantito il governo. Mi ha pure giurato che avrebbe convocato l’ufficio di Presidenza. L’ho sentito stamattina, poi è scomparso…». Ecco allora l’ultimatum, la disperata sfida di Alfano prima della scissione. I governativi si aggiornano ad oggi alle 13, ma senza segnali diserteranno il Consiglio nazionale. E soprattutto, assicurano molte colombe, terranno a battesimo immediatamente gruppi parlamentari autonomi. (altro…)

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DecadenzaCoppi: tramontata l’ipotesi di richiesta della grazia
Lo scontro.

ROMA— Più che una preoccupazione, ormai è una certezza, anche se tutto il Pd tiene il punto e smentisce. Il voto sulla decadenza di Berlusconi — in calendario al Senato per mercoledì 27 agosto — è destinato a slittare a dicembre. Complice un allungamento dei tempi prima in commissione e poi in aula della legge di stabilità. Ma soprattutto complice, ma meglio sarebbe dire principale protagonista, tutto il Pdl, lealista o alfaniano che sia. In un equilibrio assai difficile tra la voglia di salvare il governo e al contempo di evitare la decadenza dell’ex premier, pure Alfano si spende per il suo tuttora leader e vanta da sé i meriti del suo gruppo: «Se da settembre sulla decadenza siamo arrivati a novembre non è merito dei falchi. (altro…)

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BerlusconiIERI SERA ENNESIMO FACCIA A FACCIA CON ALFANO, CHE RIBADISCE: “IL GOVERNO NON DEVE DECADERE”. E I MINISTERIALI: “È ANGELINO IL VERO FALCO, HA GIÀ DECISO DI ROMPERE”.

Barzellette. A tutto spiano. Le barzellette che racconta il Caro Condannato ai falchetti radunati dalla Santanchè, martedì sera. E la farsa sul consiglio nazionale che diventa una barzelletta. Si rinvia, anzi no, però non si vota il documento, sì che si vota ma il Cavaliere non parlerà del governo. Dove si va? Boh! La verità è che dopo mesi trascorsi a muovere i fili di falchi e colombe, e a usare gli uni contro le altre, Silvio Berlusconi è rimasto il solo a credere e professare l’unità del Pdl. Due scene. La prima. Raffaele Fitto e Daniela Santanchè che escono da Palazzo Grazioli, nel primo pomeriggio. (altro…)

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Staino

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Attenti al canone“Non ha assolutamente senso la scelta di aumentare il canone Rai di 6 euro, come propongono pd (menoelle, ndr) e pdl. E’ una decisione intollerabile in questo momento di crisi, l’ennesimo e inspiegabile rialzo della pressione fiscale. Attualmente il canone è di 113,5 euro. Si tratterebbe di accrescerlo di più del 5%. Al miliardo e 700 milioni di euro raccolti, se ne aggiungerebbero circa 90 milioni. L’aumento è ingiustificato dato che non corrisponde a un adeguamento all’inflazione. Il nuovo gettiro ha il fine di “assicurare le risorse spettanti all’emittenza radiotelevisiva locale“. Quindi l’introito aggiuntivo non andrebbe alla Rai e al servizio pubblico, ma alle televisioni private che operano nelle diverse regioni. (altro…)

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La votazioneLa legge elettorale
Napolitano: non si getti la spugna. Ma ora è paralisi.

ROMA— Matteo Renzi rilancia il suo “sindaco d’Italia” contro il «Superporcellum o Porcellinum » che potrebbe uscire dalla sentenza del 3 dicembre sulla legge elettorale della Consulta. «Il Pd proporrà la sua legge elettorale e sono certo che ci siano i numeri in Parlamento per evitare il proporzionale. Perché il proporzionale oggi significa la legittimazione permanente delle larghe intese», dice il candidato alla segreteria. Il sindaco di Firenze ribadisce che la sua proposta sulla legge arriverà prima
del congresso. Nel frattempo, spiega la renziana si può pensare al «Mattarellum come «la clausola di salvaguardia, ma non come l’obiettivo principale di chi aspira a governabilità e stabilità». (altro…)

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Pdl, il Cavaliere teme lo show down “Enrico salvo se slitta il voto su di me”

“Non rompo con Alfano prima del 27” . La guerra delle firme.

LA PAURA di Silvio Berlusconi è che saltino adesso tutti i ponti. Che possa ritrovarsi isolato, in un angolo, all’appuntamento del 27 novembre con la decadenza. Senza un partito unito, compatto – almeno il suo – alle spalle. «Sabato io non apro la crisi, non parlerò di governo, farò un appello all’unità», ripete in queste ore. «Io non caccio nessuno in Consiglio nazionale, ma loro non possono pretendere che possa essere cacciato io così». (altro…)

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LettaCominciano oggi le votazioni nella commissione Bilancio del Senato i primi voti sugli emendamenti al ddl Stabilità. Nonostante il momento di decidere sia arrivato, la direzione che prenderà la manovra economica per il 2014 non è ancora chiara: su cuneo fiscale, tassazione della casa e pensioni la maggioranza non ha ancora una linea.

IL CONDONO. C’è l’annunciato emendamento del relatore Pdl Antonio D’Alì: un condono fiscale per chi ha contenziosi con Equitalia. Il contribuente con un’imposta iscritta a ruolo potrà sanare la sua posizione pagando l’80 per cento del dovuto e senza sanzioni o interessi di mora.  (altro…)

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giannelli

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Biani

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BerlusconiDUELLO ALFANO-B.

La domenica del duello. Alfano prova a spingere Berlusconi all’angolo e il Cavaliere avverte: “Ricordatevi com’è finita a Fini”. Angelino Alfano, delfino eterno di sua maestà Berlusconi, segretario azzerato del Pdl, ministro dell’Interno e vicepremier part-time, decide di tornare in televisione di domenica – da Maria Latella su Skytg24 – per mettere la parola fine sulla cosiddetta agibilità politica del padre-padrone, seppur con qualche parolina dolce per condire il veleno: “Il presidente Berlusconi è vittima di una grande e grave ingiustizia. Sulla quale si può affermare che il caso non è chiuso perché il cittadino Silvio Berlusconi ha ancora delle possibilità, delle cartucce da sparare. (altro…)

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