Avvicinandosi al 25 maggio, si scopre che per la prima volta dal 1979 queste saranno elezioni europee in cui si parlerà anche, se non soprattutto, di Europa.
Fino al turno scorso, le europee erano considerate una specie di super sondaggio per vedere come cambiavano i rapporti di forza tra i partiti italiani. Ancora nel 2009, qui da noi la campagna fu fatta tutta pro o contro il governo Berlusconi, che peraltro stravinse; il Pd, guidato dal baldo Franceschini, perse sette punti rispetto alle politiche dell’anno prima e il suo segretario parlò di “una buona base di partenza” (visto che adesso è ministro, in fondo aveva ragione: anche se non era chiarissimo, al tempo, che stava parlando per se stesso). (altro…)