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Vendola

SEL A MILANO.

Sul tavolo un nuovo progetto di sinistra e un’idea di governo che metta al centro il concetto di solidarietà. A tirar le fila, questo è stato il senso della tre giorni milanese organizzata da Sinistra ecologia e libertà. Fattore umano (Human factor). Questo il nome dell’evento dove si è parlato di lavoro e rappresentanza con un occhio molto interessato alle elezioni parlamentari greche.   Si è volato alto, ma senza dimenticare i temi caldi dell’agenda politica. Su tutti: il nuovo presidente della Repubblica. E a ruota il patto tra Matteo Renzi e Silvio Berlusconi, e non ultimo il destino del Partito democratico. Sì perché nella giornata finale di ieri c’erano tutti i big della minoranza Dem. Da Stefano Fassina a Gianni Cuperlo fino a Pippo Civati, da giorni nel mirino dei social network per aver fatto il nome di Romano Prodi come nuovo inquilino del Colle. “Sono stato un po’ preso di mira”, ha esordito ieri Civati che poi ha subito chiarito: “Qui mi sento tra compagni e amici”. (altro…)

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Cambiare versoIl sottosegretario Lotti attacca. Orfini: rompe le alleanze chi blocca le istituzioni.

ROMA – «La posizione di Sel sulle riforme preclude le alleanze future, soprattutto sul territorio». Il minaccioso avvertimento arriva da Luca Lotti, sottosegretario alla presidenza del Consiglio e rimbalza subito in Puglia, Emilia Romagna e Calabria, vicino al voto regionale. E getta qualche ombra anche sulla stabilità della giunta regionale del Lazio.
L’avvertimento di Lotti ha anche un destinatario diretto, fisico, nella persona del senatore Dario Stefano. Che è presidente della Giunta per le autorizzazioni, non è certo uno incline a fare le barricate nei confronti dei democratici. E soprattutto sarà candidato alle primarie del centrosinistra proprio per la candidatura a governatore della Puglia. (altro…)

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BoschiQuasi 8 mila emendamenti tra Sel e ribelli Fi. Asse sul referendum propositivo La Boschi apre al presidenzialismo, ma insorge la sinistra del partito.

ROMA – Si complica il percorso del ddl Boschi.
Nonostante Matteo Renzi abbia nuovamente chiamato i suoi parlamentari a rispettare i tempi e a non ostacolare il cammino delle riforme, il testo del governo rischia di impantanarsi a Palazzo Madama. Il primo risultato è che i tempi si allungano e le votazioni rischiano di far slittare il primo via libera al provvedimento.
Il primo scoglio è rappresentato dalla montagna di emendamenti, presentati soprattutto da Sinistra ecologia e libertà e dai ribelli di Forza Italia, sempre più sul piede di guerra. Ieri sono stati depositati circa 7.800 emendamenti, una parte dei quali con chiaro intento ostruzionistico. Senza contare la fila di decreti in scadenza che aspettano l’ok dell’aula di Palazzo Madama prima della pausa estiva dei lavori, prevista entro la prima decade di agosto. In questo clima, è ormai certo che le votazioni sul ddl slitteranno di qualche giorno, forse addirittura a metà della prossima
settimana, per concludersi (nello scenario migliore) entro fine mese. (altro…)

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self-control

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NatangeloRENZI INVIA A RICCIONE IL SUO UOMO DI FIDUCIA CHE VIENE FISCHIATO MA RILANCIA L’ALLEANZA PER LE PROSSIME ELEZIONI AMMINISTRATIVE.

Parole parole parole soltanto parole parole tra noi”. Mina non c’è e neppure Matteo Renzi, che, come prevedibile, ha disertato l’appuntamento che Vendola ha annunciato dopo l’incontro avuto con lui a Roma prima che entrasse in sintonia con Berlusconi. È stato Renzi a nascondere a Vendola l’accordo già sottoscritto o Vendola lo ha taciuto al suo popolo? Sta di fatto che nel suo discorso di apertura al congresso, il leader di Sel ha detto che con un dominus legibus solutus non si fanno patti. Era folle credere che Renzi, abituato agli applausi a scena aperta, potesse venire a incassare fischi. A raccoglierli ha mandato Stefano Bonaccini, neoresponsabile Enti locali della sua segreteria. (altro…)

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VauroCi sono tanti modi per finire una carriera politica. Quello che la sorte ha riservato a Nichi Vendola è uno dei peggiori, proprio perché Nichi Vendola non era tra i politici peggiori. Aveva iniziato bene, con un impegno sincero contro le mafie e l’illegalità. Aveva pagato dei prezzi, ancor più cari di quelli che si pagano di solito mettendosi contro certi poteri, perché faceva politica da gay dichiarato in un paese sostanzialmente omofobo e da uomo di estrema sinistra in una regione sostanzialmente di destra. Ancora nel 2005, quando vinse per la prima volta le primarie del centrosinistra e poi le elezioni regionali in Puglia, attirava vastissimi consensi e altrettanti entusiasmi e speranze. E forse li meritava davvero. Poi però è accaduto qualcosa: forse il potere gli ha dato alla testa, forse la coda di paglia dell’ex giovane comunista ha avuto il sopravvento, o forse quel delirio di onnipotenza che talvolta obnubila le menti degli onesti l’ha portato a pensare che ogni compromesso al ribasso gli fosse lecito, perché lui era Nichi Vendola. (altro…)

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RIFORMA P2.

IN AULA VOTO FINALE SUL DDL COSTITUZIONALE BOCCIATI TUTTI GLI EMENDAMENTI DI 5STELLE E SEL.

la-costituzione-è di-tutti

Assalto alla Costituzione, fine del primo atto. Oggi pomeriggio la Camera approverà il ddl costituzionale 813, che stravolge l’articolo 138 e prevede un comitato di 42 parlamentari che potranno riscrivere almeno 62 articoli su 139 della Carta. E così la maggioranza pro-riforma, dal trittico di governo Pd, Pdl e Scelta Civica sino a Lega Nord e Fratelli d’Italia, avrà portato a casa la prima lettura del testo. Per chiudere la partita, dovrà nuovamente approvare il ddl in entrambe le Camere. Se andranno di corsa, come fatto in prima battuta, il ddl sarà legge entro fine dicembre. E allorà sarà il via libera definitivo alla deroga al 138, con tempi dimezzati per l’approvazione della futura riforma (da tre mesi a 45 giorni d’intervallo tra le due letture alle Camere).  (altro…)

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CanadairIL PREMIER: “COSÌ FAREMO VOLARE I CANADAIR”. M5S E SEL: “MA PERCHÉ NON TOCCA GLI F-35?”.

A ventiquattro ore dalla dichiarazione del premier Enrico Letta che informa gli italiani: “Se il governo cade, pagheremo l’Imu”, ieri il presidente del Consiglio ha annunciato: “Venderemo tre dei dieci aerei di stato e le risorse ricavate – circa 50 milioni di euro – verranno destinate alla protezione civile e alla lotta agli incendi”. Letta ha deciso inoltre una ulteriore riduzione del 25 per cento delle macchine di servizio della presidenza del Consiglio. Si prospettano, dunque, tagli ai privilegi della casta, ma, come afferma Riccardo Nuti, capogruppo del Movimento Cinque Stelle alla Camera, sembrerebbe solo “l’ennesimo specchio per le allodole”. E aggiunge: “ Ma Letta si è svegliato solo ora? Quando noi, insieme a Sinistra Ecologia e Libertà, chiedevamo di bloccare l’acquisto degli F-35 in favore dei Canadair, il premier dov’era?”. (altro…)

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Anche la Cassazione apre una istruttoria su Esposito.
Lo scontro.

ROMA— Se il Csm anticipa il “processo” al giudice Antonio Esposito – sul quale la procura generale della Cassazione sta per aprire anche l’azione disciplinare – allora anche la giunta per le elezioni ed immunità del Senato deve, del pari, fissare prima la data della seduta per votare sulla decadenza di Berlusconi dallo scranno di palazzo Madama. A lanciare la protesta è l’M5S che, col capogruppo in giunta Michele Giarrusso, protesta contro «le manovre » del Pdl e formalmente chiede al presidente della giunta, Dario Stefàno di Sel, di valutare se non sia il caso di cambiare atteggiamento dei confronti dell’ex premier. (altro…)

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alfano-letta

Lega, Sel e maggioranza riducono le proprie richieste di modifica al testo, i Cinque Stelle no e confermano le proprie 400. Franceschini: “Il calendario è pieno: 6 decreti, leggi europee, il ddl sulle riforme. Bisogna fare presto”. I deputati grillini: “Al governo non interessano norme utili al Paese”.

Fiducia sul decreto “del fare”. All’esame dell’assemblea di Montecitorio arriverà così “blindato” il testo approvato dalle commissioni: cadranno, in questo modo, gli 800 emendamenti previsti da Movimento 5 StelleLega Nord e Sinistra ecologia e libertà. “Abbiamo un calendario molto complicato – ha spiegato il ministro per i Rapporti con il Parlamento Dario Franceschini – Sei decreti, le leggi europee, il disegno di legge di riforma costituzionale, le leggi sui partiti e l’omofobia, votare su 800 emendamenti non permette di rispettare tempi”. Il governo aveva chiesto così ai partiti di maggioranza e alle opposizioni di tagliare le proprie richieste di modifica del testo uscito dalle commissioni. (altro…)

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BARRICATE AL TESTO DEL GOVERNO, I DEMOCRATICI GIRANO LE SPALLE AI VOTI DEI 5 STELLE E DI SEL.

La maggioranza ci sarebbe. Ma non è quella “giusta”. È questo il “non detto” attorno a cui si stanno arrovellando i Democratici e che rischia di far incagliare, anche questa volta, la legge contro l’omofobia. Il Pd, l’ha voluta, l’ha fatta calendarizzare, il testo presentato da Ivan Scalfarotto, più duro della stessa legge Mancino, ha avuto subito l’appoggio di SeL e dei Cinque Stelle. Ma sul più bello, a discussione in aula già fissata per il 26 luglio, il Pdl ha deciso di alzare le barricate. E il Pd, piuttosto che proseguire senza l’alleato di governo, ha accantonato il lavoro fatto fin qui e ha ricominciato da capo, in cerca di un testo “non divisivo”. “L’obiettivo è una legge che possa essere votata da tutte le persone di buona volontà” ma anche un testo che, almeno, estenda davvero per intero la legge Mancino, che attualmente punisce le discriminazioni e i reati compiuti “per motivi razziali, etnici e religiosi” , anche ai reati e alle discriminazioni compiute “per motivi fondati sulla omofobia e sulla transfobia”.  (altro…)

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De LucaNELLA NOTTE EMENDAMENTO PD-PDL-SEL AL DECRETO DEL FARE TORNA IN SELLA ANCHE DE LUCA. CARFAGNA: “È UNA VERGOGNA”.

Il favore delle tenebre induce in tentazione. E la tentazione, stavolta, ha avuto il sopravvento nell’istinto di conservazione della casta sul fronte dei doppi incarichi. Siamo alla Camera, in commissione Affari costituzionali e Bilancio. È notte fonda di martedì, la seduta va avanti da ore, sul tavolo il decreto “Del fare”. All’improvviso, quando ormai sono le due di notte passate, il pidiellino Ignazio Abrignani tira fuori un emendamento che con lo sviluppo e con la disoccupazione ha davvero poco a che fare. L’emendamento è firmato anche da Nico Stumpo del Pd e da Martina Nardi di Sel. Nel mirino c’è la legge con cui Tremonti aveva sancito l’incompatibilità di ruoli di governo per chi ricopriva la carica di sindaco. Con un tratto di penna, i tre parlamentari hanno ottenuto l’obiettivo non solo di cancellare questa incompatibilità, ma anche di salvaguardare il ruolo di sindaco per chi è stato eletto parlamentare a patto che il Comune superi i 5 mila abitanti. Una sorta di “tana libera tutti”, per intenderci. Di questi tempi, un passo non da poco. (altro…)

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RICCARDO NUTI (5 STELLE)    “Vogliono far slittare tutto ad agosto, così da approvare il testo prima della chiusura estiva. Daremo battaglia”

RICCARDO NUTI (5 STELLE)
“Vogliono far slittare tutto ad agosto, così da approvare il testo prima della chiusura estiva. Daremo battaglia”

LA MAGGIORANZA: DDL SU DEROGA ALL’ART.138 IN AULA A LUGLIO.

Prove tecniche di colpo di mano, sulla Costituzione. Da piazzare nel cuore dell’estate, quando le spiagge sono piene e l’attenzione sul Palazzo crolla. La strana maggioranza del governo Letta ha fretta, tanta fretta di approvare il disegno di legge che prevede una deroga all’articolo 138 della Carta: la norma che pone precisi paletti temporali e di metodo alle leggi di revisione costituzionale. E allora, l’obiettivo è quello di approvare entro la prima settimana di agosto il ddl che abbatte i tempi del 138. “Le leggi di revisione della Costituzione e le altre leggi costituzionali sono adottate da ciascuna Camera con due successive deliberazioni ad intervallo non minore di tre mesi” recita l’articolo. Il disegno di legge vuole ridurre l’intervallo a un mese, ma solo per questa volta, senza modificare l’articolo.  (altro…)

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No-F-35

Passa la mozione votata anche da Pdl e Scelta Civica: non si annullano commesse (già un miliardo per i primi 3 aerei), ma si discuterà in Parlamento di ulteriori acquisizioni. M5S e Sel votano no. Il ministro soddisfatto, Vendola lo attacca: “Per la pace servono diritti, non cacciabombardieri”.

Il Pd si riallinea sulle posizioni della maggioranza. Rientrano i venti pacifisti di una parte del partito e la mozione proposta alle altre forze che sostengono il governo – Pdl e Scelta Civica – viene snaturata con la semplice aggiunta di una parola (“non procedere a ulteriore acquisizione” anziché “nessuna acquisizione”). La maggioranza vota dunque compatta. Il governo – o comunque la sua immagine – è integro. Gli F35 sui quali c’è già stato il sì all’acquisto si compreranno. Eventuali altre acquisizioni dovranno passare dal voto del Parlamento. Intanto l’acconto da pagare entro dicembre per i primi 3 aerei è di un miliardo di euro, secondo il sito specializzato Analisi Difesa(altro…)

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Nichi VendolaNichi Vendola.

Ha il cellulare in mano Nichi Vendola e mentre legge i commenti alla sparatoria davanti a Palazzo Chigi si imbatte in quello di Gianni Alemanno, che demonizza chi critica le istituzioni. Ci mette un attimo a scrivere un tweet: “Un disperato o pazzo spara ed è tutta colpa di chi dissente, di chi non si piega all’inciucio. Non sentite puzzetta di regime?”. 

Vendola, è nato un governo di regime? 

Il giornalismo “embedded”, arruolato, è la dimostrazione dell’efficacia di un tentativo propagandistico come quello messo in piedi intorno all’esecutivo di Enrico Letta. Dovevamo seppellire la seconda Repubblica, e invece… 

E invece? 

Il centrosinistra ha avuto paura di confrontarsi con il cambiamento e si è infilato nella macchina del tempo tornando alla prima Repubblica, evocando addirittura il compromesso storico. 

C’era un’altra strada?  (altro…)

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Stefano_RodotaSEL E IL MINISTRO DELLA COESIONE SI OPPONGONO ALLE LARGHE INTESE.

Nel nome di Stefano Rodotà. Se a sinistra nascerà una nuova formazione il simbolo non potrà che essere lui. Volente o nolente, l’ottantenne giurista rappresenta la bandiera sotto la quale proveranno a rifugiarsi coloro che vogliono smarcarsi dal Napolitano bis e dal governo che ne verrà. Il primo a muoversi è stato Nichi Vendola che ieri ha provato a gettare un’esca al malumore del Pd. “Noi – ha dichiarato il presidente di Sel – siamo impegnati a ricostruire una nuova sinistra di governo” senza puntare “alla scissione” del Pd. “A quello ci sta pensando qualcun altro” dice Vendola dando appuntamento l’8 maggio (ma potrebbe essere il 10 o l’11) per un meeting o un convegno. Per far capire che l’obiettivo è parlare ai mal di pancia democratici, Vendo-la annuncia che Sel accelererà la richiesta di adesione al socialismo europeo. “Non vogliamo ricostituire una Sinistra arcobaleno” spiega al Fatto Nicola Fratoianni, deputato e già assessore della giunta pugliese. Non si tratta, insomma, di una mossa che guarda a Antonio Ingroia o ad altri settori di sinistra.  (altro…)

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L'appello

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L COMITATO PROMOTORE HA PORTATO LE 50 MILA FIRME ALLA CAMERA. ORA TOCCA AI PARTITI DISCUTERNE.

Adesso la proposta di legge c’è e alla Camera si può discutere di reddito minimo garantito. Il comitato che da anni propone di dare a tutti i cittadini almeno 600 euro al mese ha portato ieri a Montecitorio le 50 mila firme necessarie al sostegno della legge di iniziativa popolare. Il presidente della Camera Laura Boldrini, che ora deve certificare la validità delle firme e poi eventualmente sollecitare il Parlamento a discuterne, ha accolto così il comitato “Reddito minimo x tutti e x tutte”: “Il reddito minimo garantito è uno dei temi che ho portato avanti con più convinzione in campagna elettorale. Il vostro sforzo va nella direzione di trovare una soluzione a chi oggi è disperato”.  (altro…)

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Reddito di cittadinanza

Reddito minimo garantito è la proposta di legge popolare, che ha raccolto più di50mila firme, consegnata oggi da una decina di associazioni alla presidente della Camera, Laura Boldrini. “Non ci sono Commissioni e non c’è un governo è vero, ma la Boldrini si è fatta garante di questa iniziativa popolare, per far si che i cittadini abbiano una voce in parlamento” afferma Mapi Pizzolante di Tilt. In piazza tanti deputati di Sel, M5s e Pd. (altro…)

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Ecco la lettera appello che gli intellettuali Paolo Flores d’Arcais e Barbara Spienlli hanno inviato ieri a parlamentari Pd, Sel e M5S.

Cari parlamentari della coalizione Pd-Sel e del M5S, tira un’aria davvero brutta in Parlamento. Non certo per l’occupazione delle Camere decisa da 5 Stelle; non certo per la battaglia, legittima, che M5S e Sel conducono perché le Commissioni parlamentari comincino a lavorare. Tira un’aria brutta alle vostre spalle, e anche alle spalle nostre che siamo vostri elettori. Pensiamo ai conciliaboli tra i vecchi partiti, e all’atteggiamento passivo, rassegnato, comunque inconfessato, con cui gran parte del Pd si appresta ad accordarsi con Berlusconi: sulla nomina del capo dello Stato, sul governo, sulle politiche che un governo di inciucio adotterebbe. L’impressione che abbiamo è quella che assalì Ulisse, nella sua corsa verso la conoscenza del nuovo: il mare si richiuse sul suo folle volo, e fu silenzio.  (altro…)

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